Pillole di coaching
Abituarsi al cambiamento
Agire sulle abitudini è uno strumento molto potente per il cambiamento delle persone ed è per questo motivo che c’è sempre più interesse nei loro confronti.
Creare un automatismo ci aiuta ad utilizzare sempre meno la nostra forza di volontà che, come un muscolo, se usata troppo spesso e per compiti troppo gravosi, si stanca.
Come anticipato la volta scorsa, l’abitudine è costituita da tre fasi consequenziali: innesco, routine, gratificazione. Imparare a conoscere e a riconoscere questo meccanismo ci aiuta a creare nuove abitudini o a limitare ed eliminare quelle cattive.
Quando il cambiamento delle abitudini non è dovuto ad una tragedia personale (la mia storia è un esempio eclatante), da una malattia o da un cambiamento di status sociale, agire su di esse richiede uno sforzo cognitivo rilevante e almeno inizialmente l’impiego della nostra forza di volontà.
Pensiamo per esempio al voler mangiare sano. Se fino adesso ci siamo nutriti un po’ a caso, magari con cibi già pronti, cominciare a mangiare cibi più salutari richiede un notevole impegno.
Dobbiamo innanzitutto pensare alla spesa, informarci, cercare nuove ricette, cucinare nuovi cibi ed evitare di acquistare dolci e merendine che potrebbero fuorviarci dal nostro compito. Inizialmente sarebbe anche meglio evitare di uscire con amici che trascorrono le serate nei fast-food, per evitare di litigare o di lasciarsi andare come se non ci fosse un domani.
Insomma tutto ciò comporta impiego di tempo ed energie oltre che di tanta forza di volontà. Ma poi, giorno dopo giorno, il nostro palato si abitua ai nuovi gusti, prepararsi le verdure diventa automatico e sentirsi meglio la nostra ricompensa per aver rinunciato ad hamburger e patatine fritte.
Un’abitudine così importante richiede molto tempo e non possiamo pensare che da un giorno all’altro possiamo trasformarci in chef naturalisti, o vegetariani convinti, dobbiamo procedere per piccoli passi e agire sui comportamenti.
Il comportamento per essere facilmente ripetuto deve necessariamente rispondere alle seguenti caratteristiche:
- Deve essere facilmente attuabile, richiedere poco sforzo, per cui non pensiamo che per forza di cose dobbiamo metterci a coltivare la nostra verdura, (non subito quanto meno), possiamo cominciare dal modificare la nostra prima colazione, per esempio;
- Deve essere raggiungibile, rientrare nelle nostre possibilità, si può mangiare sano anche senza dover recarsi tutti i giorni al mercato biologico lontano da casa;
- Deve essere coinvolgente emotivamente, perché no, sperimentando gusti o preparazioni nuove.
Dobbiamo prevenire, perché quando siamo stanchi, sotto stress, ci affidiamo alle abitudini che ci proteggono da ulteriori sforzi, dal dover prendere altre decisioni, per cui iniziamo con poco, un piccolo impegno e agiamo di astuzia. (Non teniamo in casa nulla che non rientri nella lista dei cibi salutari).
Se ci poniamo un traguardo troppo ambizioso rischiamo di non raggiungerlo e soprattutto di perdere la fiducia nelle nostre capacità, quindi cominciamo con qualcosa di facile da attuare. La nostra autostima si nutre di piccoli successi.
Lavoriamo sull’ambiente che ci circonda creiamo un’area che ci aiuti a consolidare l’abitudine. Se vogliamo iniziare a mangiare sano, come già ripetuto evitiamo di riempire la dispensa di cioccolato e merendine varie, non ci aiuterebbe nel raggiungimento del nostro risultato e metterebbe a dura prova la nostra forza di volontà.
Frequentiamo, inoltre, persone che possano sostenerci, che abbiano uno stile di vita simile a quello che vorremmo adottare, magari evitiamo d’iscriverci ad un corso di barbecue.
E adesso vediamo come possiamo apprendere una nuova abitudine.
Secondo gli autori Charles Dhuigg del libro “Il Potere delle abitudini” e“Fattore 1%” di Luca Mazzucchelli, per radicare un’abitudine occorre:
- iniziare subito, senza rimandare il giorno in cui iniziare;
- iniziare in piccolo, introducendo un cambiamento così piccolo che è impossibile non attuarlo.
- tracciare i risultati che otteniamo, anche solo segnando sull’agenda un piccolo appunto per ogni giorno in cui compiamo la nostra azione;
- non introdurre mai più di un cambiamento alla volta, o almeno concentrarci su un cambiamento e stabilire che gli altri sono secondari.
La cosa interessante è che adottare nuove abitudini o modificare quelle esistenti, crea un effetto a cascata, inducendoci a continuare, un’abitudine alla volta, a modificare i nostri comportamenti.
Inoltre agire sulle abitudini ha un risultato ancora più importante: la nostra forza di volontà si accresce diventando più forte in tutti gli ambiti, e aumenta la fiducia nelle nostre capacità perché siamo stati in grado di resistere alle tentazioni.
E allora, non ci resta altro che cominciare…