Pillole di coaching

“si nasce due volte: la prima quando vieni al mondo,

la seconda quando decidi di volerti bene”

 

Un percorso di coaching rivolto alle donne che, stanche di fare le comparse, vogliono ritornare ad essere le protagoniste delle loro vite.

 

 Mi è stato chiesto, perché per le donne?

 Perché noi donne siamo cresciute con la convinzione di dover essere sempre presenti e al servizio degli altri. Frutto di un retaggio culturale che ci ha viste come figure delegate alla cura dei genitori, marito e figli.

Ci hanno convinte che dovevamo rimanere dietro le quinte, senza comparire troppo per non peccare di presunzione o vanità e lo abbiamo fatto: nel lavoro, nella vita privata, nel gestire la famiglia, spesso sacrificando i nostri spazi e i nostri desideri.

Ci siamo arrese ai nostri sensi di colpa e al timore di essere giudicate pur sapendo che le prime ad infierire nei nostri confronti eravamo noi stesse.

Sempre pronte a correre per soddisfare tutto e tutti ma soprattutto le nostre manie di perfezione, per rispondere a quel costante senso d’inadeguatezza e a quel sentirsi sempre fuori posto.

Alla rincorsa di un tempo che non ci basta mai, salvo poi scoprire che per noi non si è fatto nulla.

Poi arriva un giorno in cui ci guardiamo allo specchio e fatichiamo a riconoscerci.

Quello che vediamo non ci piace più ma soprattutto il nostro sguardo rivela tutta la nostra insoddisfazione e il rimpianto per aver lasciato volar via tutti i nostri sogni.

Succede che, i figli diventati adulti seguono le loro strade e, chi è madre si rende conto di aver perso il ruolo che la contraddistingueva, quello di cui andava fiera.

Oppure che ci accorgiamo che la vita matrimoniale si è trasformata in un’abitudine, vissuta come tale, senza più slancio e passione.

O scopriamo che quel lavoro che credevamo fosse l’occasione per dimostrare agli altri il nostro valore, sia in realtà un’occupazione come tante e che non ci entusiasma neanche più.

 

E qual è la nostra reazione?

 Mettiamo in discussione noi stesse, le nostre sicurezze, la fiducia nelle nostre capacità, ma soprattutto il nostro essere donna. Ci assumiamo la colpa di qualsiasi cosa non funzioni più andando a compromettere la nostra autostima.