Pensieri di Viaggio
5 luglio 2019: la Vigilia di Race Across Limits Around Italy
La Vigilia
Domani è il gran giorno! Sono già in preda all’ansia.
Mi chiedo continuamente se ho pensato a tutto, se ho fatto tutto quello che dovevo fare e non parlo degli allenamenti. Quelli li ho eseguiti per quanto possibile, perché non ci si può allenare per percorrere 3200km di seguito, sulla tua bici da corsa, seguendo percorsi tracciati con Strava, come non ci si può preparare agli imprevisti che inevitabilmente in 23 gg si presenteranno.
Il bello dell’avventura è un po’ quello!
Quando sono in procinto di compiere queste imprese, dove sono consapevole che la fatica diventerà la mia, unica, vera, compagna di viaggio scavo nel profondo per cercare le motivazioni che mi spingono a pedalare, a macinare chilometri su chilometri, ad affrontare salite interminabili, ad espormi a qualsiasi condizione meteo, quando invece potrei godermi l’estate su un lettino, in riva al mare e immediatamente il battito comincia ad accelerare, il respiro si fa più corto e i ricordi affiorano così forti da farmi male.
Io pedalo per aiutare chi aiuta.
Io pedalo perché chi come me si sente abbandonato da tutti e contando unicamente sulle proprie forze deve occuparsi di una persona bisognosa di aiuto, nel mio caso un marito diventato improvvisamente tetraplegico. Un uomo che a quarant’anni per uno scherzo del destino vede la sua vita spensierata sgretolarsi in un solo istante. L’istante che ci è voluto per fare un tuffo con gli amici, al lago e per riemergere paralizzato dalla testa in giù.
Sono trascorsi quasi dodici anni da quella sera che ha drammaticamente messo la parola fine alla nostra vita “normale”. Ho impiegato anni a cercare una ragione, a dare un senso a quanto accaduto. Anni di disperazione, sofferenza, in cui ti senti impotente e non trovi alcuna ragione che ti spinga a continuare. Pensi unicamente a quanto sarebbe facile farla finita e non soffrire più. Ho superato quei momenti e ne sono uscita vincente e il mio più grande desiderio è testimoniare che ce la si può fare.
E’ dura, si soffre, si lotta ma ne val la pena.
Sono tanti i pensieri che mi affollano la mente ma è arrivato il momento di preparare gli zaini, caricare il camper e attendere l’alba di domani.