Pensieri di Viaggio
6 luglio 2019: la Partenza e l’arrivo sul lago di Viverone
La Partenza
Ho aperto gli occhi. E’ l’alba.
Non che abbia dormito più di tanto poi. L’agitazione mi ha tenuto sveglia gran parte della notte, mi sono girata nel letto più volte, ma non c’era posizione che trovassi comoda, così vista oramai l’ora, sono scivolata lentamente dal letto, facendo attenzione a non svegliare Davide.
I gatti, felici di poter finalmente mangiare, mi hanno accompagnata in cucina strusciandosi fra le mie gambe nude, e mentre mi occupo delle loro ciotole preparo il primo caffè di quella che si prospetta, una lunga ed emozionante giornata.
Generalmente, a quest’ora, ho già fatto colazione e sono in sella a pedalare. E’ un vero lusso poter assaporare quell’atmosfera che si respira nelle prime ore del giorno, quando le strade ancora prive di traffico mi danno la possibilità di pedalare liberamente e di lasciarmi catturare dai colori e dai profumi presenti.
Ma oggi è diverso.
Oggi c’è la partenza ufficiale di Race Across Limits Around Italy, alle ore 10, da Zoccorino, il paese in cui abito. Abbiamo tanto scherzato io e Fabio sul luogo della partenza. Durante le sue interviste scoppiavamo a ridere quando rispondevo che le mie imprese non partivano da luoghi con nomi altisonanti, ma prendevano il via, semplicemente, dalla mia zona di residenza. In realtà questa volta, su richiesta del nuovo Sindaco mio vicino, sarei partita proprio da casa. Così quando ho comunicato a Fabio il luogo dell’appuntamento, l’ilarità ha preso il sopravvento, mentre mi rispondeva: ” finalmente ce l’hai fatta a partire dal tuo cancello”.
Sono contenta di averlo al mio fianco anche questa volta.
Fabio D’Annunzio. Lo conoscevo di vista. Praticando triathlon non puoi non conoscerlo. Come speaker è presente nella gran parte dei campi gara e la sua carica di entusiasmo ti travolge e ti conduce fino al traguardo. Ha il potere di trovare sempre la parola giusta per incoraggiare e spronare chiunque stia partecipando alla competizione. Ho poi scoperto che è anche conduttore radiofonico e giornalista, redattore di Triathlete che è forse una delle poche riviste che ancora acquisto. Mi piace leggere gli articoli e spero sempre di trovare qualche formuletta magica, qualche dritta che mi permetta di migliorare le mie perfomance….ma ahimè, migliora solo la teoria. Se avessi cominciato prima, forse, chissà…..
E’ ora d’iniziare ufficialmente la giornata. Così sveglio Davide, lo vesto e lo tiro su dal letto mentre la seconda caffettiera è già sui fornelli che gorgoglia. Beviamo il caffè assieme e attendiamo che ci raggiungano gli altri.
Quest’anno ho uno staff tutto nuovo. Avrò al mio seguito Francesca la mia amica massofisioterapista che oltre ad occuparsi della salute delle mie gambe, sarà impegnata con la logistica e la gestione delle spese. Averla al mio fianco mi conforta e con Federica, che la sostituirà sul camper per una settimana, mi forniranno tutta l’assistenza necessaria. Ci sono poi Pinuccio che conosco da parecchi anni e Gianni la vera e propria new entry. L’ho incontrato un paio di settimane fa e mi ha subito ispirato fiducia. Aver scoperto poi che è camperista da oltre vent’anni è stata una vera e propria gioia. Ci siamo tutti. Il camper è pronto e si può cominciare.
Barbara di Bike Channel, sta arrivando, mi ha inviato un messaggio. Lei e il tecnico sono immancabili alle mie partenze. Si occuperanno delle interviste e filmeranno i primi chilometri. Il paese è in fermento. Si stanno chiedendo quale possa essere l’evento che ha richiesto la chiusura delle strade e la presenza della tv, quando dalla strettoia che conduce alla piazza, sbucano i ragazzi di Milano. Con le loro maglie verdi, le bici lustre e l’entusiasmo di poter contribuire, con la loro presenza, al progetto di Race Across Limits.
Si affacciano i curiosi e i più audaci scendono per farsi riprendere dalla telecamera e per salutarci come vecchi amici.
Incarichiamo il Sindaco per il count down e non appena ci da il via partiamo per questa nuova avventura.
Sono circa le 10.30 quando cominciamo a pedalare e il traffico è già molto impegnativo. A Monza le ragazze ci salutano, rientrano a Milano mentre noi proseguiamo in direzione Saronno. Ci sono auto in coda all’ingresso dei centri commerciali dove la gran parte della gente si rifugia alla ricerca di un po’ di fresco e noi, imperterriti, in fila indiana, arsi dal sole che ci brucia la pelle, continuiamo a pedalare.
Fino a che non troviamo una ciclabile sulla quale immediatamente ci immettiamo allontanandoci da tutto quel traffico. La prima parte è molto sconnessa ma non ci preoccupa più di tanto o quanto meno non c’impensierisce quanto il trovare una sedia rotta utilizzata per delimitare la strada. Distogliamo lo sguardo dalle buche e ci accorgiamo di essere finiti in un campo rom. Fabio ci dice,” ehi ragazzi, forse è meglio tornare indietro”. Mentre fuggiamo il più velocemente possibile, in preda alle risate, ci accorgiamo che gli zingari cominciano ad affacciarsi dalle loro roulotte, incuriositi da tutta quella concitazione. Continueremo a ridere per le successive ore, fantasticando su come poteva andare a finire se non ce ne fossimo accorti per tempo.
Il caldo comincia a diventare insopportabile e ci costringe a ristorarci ad ogni fontana, dove oltre a riempire le borracce cerchiamo di abbassare la temperatura corporea bagnandoci la testa. Ci raggiunge il camper e ne approfittiamo per mangiare qualcosa mentre Fabio ci saluta. Proseguirà, da solo, per Arona dove lavorerà l’indomani. Io, Benedetta e Luca, continueremo verso Viverone.
I vasti campi agricoli cominciano a rimpiazzare le periferie e i piccoli borghi rurali sostituiscono gli ampi centri commerciali. Finalmente possiamo preoccuparci un po’ meno del traffico e guardarci un po’ in giro. Attraversiamo il parco del Ticino, costeggiando il fiume, che ci porta finalmente al confine con il Piemonte. La prima regione è andata.
Improvvisamente le pianure diventano morbide colline e i campi dorati si tramutano in verdi boschi che in lontananza lasciano intravedere uno specchio d’acqua baciato dal sole: il lago di Viverone. Lo costeggiamo quasi per intero prima di trovare il nostro campeggio e lì, all’ingresso, ad aspettarci c’è Francesca che ci accompagna alla piazzola dove il nostro camper è già posizionato. Mentre gli altri si occupano della mia bici io posso finalmente tuffarmi nelle acque calde del lago e cancellare le fatiche della prima, lunga, ed emozionante, giornata di viaggio.
164km 641 mt di dislivello.