Pensieri di Viaggio
10 luglio 2019: Imperia-Rapallo: dalla Liguria di Ponente alla Liguria di Levante
La 4'tappa di Race Across Limits Around Italy
Sono molto emozionata e anche un po’ preoccupata.
Finalmente pedalerò sul mare della costa Ligure e ciò mi emoziona molto, ma mi preoccupa un po’ dover percorrere quelle strade strette, in un periodo in cui, oltre al traffico normale c’è anche quello dei vacanzieri.
Con questo pensiero, esco dall’ennesimo campeggio, in silenzio come sono entrata, mentre il sole comincia a fare capolino.
Mi fermo sul lungomare per ammirare le tonalità cangianti del cielo, alle prime luci dell’alba, che spaziano dal rosa all’arancione. E in un religioso silenzio, rotto solo dallo stridio dei gabbiani, respiro profondamente cercando di caricarmi di energia positiva, prima di prendere la strada verso Rapallo.
Oggi c’è una novità.
Una sorta di staffetta mi accompagnerà a destinazione. Sarò raggiunta da Luca Canessa e dalla sua fidanzata Francesca che mi scorteranno fino a Genova Nervi, dove incontrerò i loro compagni di squadra, che mi condurranno a Recco per poi proseguire fino a destinazione, in compagnia della squadra giovanile di Bici Camogli.
Praticamente, sarò il testimone che viene passato ad ogni staffettista.
Sarà facile incontrarli perché la strada è unica, sono uscita molto presto dal campeggio e per cui posso pedalare in tutta tranquillità.
E facendolo scopro con enorme piacere che su questa strada l’asfalto è bellissimo, quasi tutto nuovo, non ci sono buche o avvallamenti. Ma c’è una cosa che più mi sorprende ed è il rispetto nei confronti dei ciclisti.
Nonostante le numerose vetture in strada, le dimensioni ridotte della carreggiata, nessuno strombazza infastidito dalla mia presenza. Sono tutti molto premurosi, ti superano rimanendo a debita distanza. Questa consapevolezza mi regala la possibilità di godermi il paesaggio, il mare che luccica sotto i raggi del sole e le spiagge che poco a poco cominciano a riempirsi.
La strada è meravigliosamente ondulata. La temperatura è piacevole e la fatica sembra quasi svanita. Sarà il mare, il sole estivo, il profumo di focaccia che aleggia nell’aria, ma oggi sembra che le gambe pedalino in maniera automatica, senza porre alcuna resistenza. Una sensazione incredibile.
A Noli mi fermo per un caffè e per sentire a che punto sono i ragazzi del camper. Mi stanno praticamente inseguendo, sono poco distanti. Gli invito a fermarsi in questo bar per ammirare il paesaggio e approfittare dei croissant appena sfornati, mentre io riprendo a pedalare.
Continuo a costeggiare la spiaggia attraversando Bergeggi quando, dopo una curva, una folata di vento improvvisa mi fa sbandare, costringendomi a serrare il manubrio. Più mi allontano da Bergeggi, più il vento si fa insistente. E’ laterale, proviene dal mare, ed è quello che mi crea maggiori problemi rendendo difficoltoso il mio rimanere in sella.
A Vado Ligure mi fermo, alla ricerca di un riparo di fortuna, nell’ attesa che si plachi un po’ ma il vento forte trasforma la mia bici in una vela che, spinta dal vento mi trascina verso il centro della carreggiata.
Inerme di fronte alla sua forza, smonto dalla sella e mi siedo, a terra, abbracciando stretta la mia bici.
Le moto, che mi sfilano davanti, procedono anch’esse molto lentamente cercando di contrastare il vento che sembra non voler cessare.
Avviso i ragazzi, che mi stanno venendo incontro, di fermarsi a Savona dove li raggiungerò non appena possibile.
Riuscirò a raggiungerli solo con l’aiuto del camper.
Mi si presentano due persone molto solari: Francesca e Luca, che mi accolgono come se le conoscessi da sempre.
Entrambi ciclisti di un certo livello, impostano da subito un’andatura molto veloce, alla quale fatico non poco a stare dietro, ma fortunatamente l’esperienza di Luca nel condurre ciclisti, lo spinge a voltarsi spesso per controllare la mia presenza.
Una cosa è certa: non mi perderanno per strada neanche nella caotica Genova. Resa ancor più frenetica dall’approssimarsi del mezzogiorno.
Sarà l’orario, l’andatura troppo veloce, il mio stomaco comincia a brontolare rumorosamente. Appena raggiunti i compagni di squadra, di Luca, chiedo loro di accompagnarmi nella migliore focacceria di Recco. E’ da ieri che sogno di mangiare un trancio di focaccia col formaggio. Ci arriverò dopo pochi chilometri.
A Recco trovo il camper, la squadra dei bimbi, ma soprattutto un trancio di focaccia fumante nel piatto. Il mio desiderio è stato accolto.
In piedi, appoggiata al tavolino, la divoro sotto lo sguardo divertito degli altri che a spuntino terminato mi comunicano che ci aspetta una dura salita: la Ruta.
Perfetto direi. I casi sono due o digerisco immediatamente oppure…
Il tempo di scattare qualche foto e si riparte. Nonostante i chilometri percorsi, la focaccia piena di formaggio, affronto con piacere e senza particolari problemi la salita, ammirando gli scorci sul mare e riuscendo ad arrivare in cima leggermente prima degli altri.
(Gli allenamenti svolti in Brianza hanno il loro perché. Qui le salite non mancano, c’è l’imbarazzo della scelta fra lunghezze e pendenze. Una vera e propria palestra ciclistica).
Dopo una breve sosta, per unire il gruppo, comincia la lunga discesa verso Rapallo, accompagnata dai sorrisi dei ragazzini di Bici Camogli.
Anche oggi una bellissima giornata all’insegna dello sport e della condivisione e mentre i piccoli mi raccontano le loro gesta sportive, io regalo loro la mia borraccia a ricordo dell’esperienza.
E così oggi ho percorso 147 km con 1200mt dislivello