Pensieri di Viaggio

9 luglio 2019: Bra-Imperia, dalle Langhe alla Costa Ligure

La 3'tappa di Race Across Limits Around Italy

Stamattina c’è talmente tanta umidità da sembrare nebbia.

Al suono della sveglia, come di consueto, sono la prima ad alzarmi e ad uscire dal camper con i vestiti sottobraccio. Al mio ritorno anche il resto della truppa è in piedi. Un po’ assonnati a dire il vero, ma è comprensibile: stanca di più  seguirmi col camper che pedalare.

Il più recalcitrante del gruppo, stamattina, è Luca. Non ha così tanta voglia di prepararsi e mettersi sui pedali, si lamenta con Francesca che ha sonno e che vorrebbe dormire ancora un po’. Io lo punzecchio dicendogli che da domani sarà in vacanza, oggi deve compiere l’ultimo sforzo.

Sarà la sua ultima tappa e un pò gli dispiace. Avrebbe voluto continuare ma fine settimana ha una gara importante e deve cominciare a recuperare. Mi accompagnerà quindi sul mare per poi concludere il suo viaggio a Loano.

E’ stato piacevole e rassicurante avere compagnia, poter condividere questi primi giorni, quelli del rodaggio, quelli in cui devi ancora prendere il ritmo, e vincere i timori e le paure dell’ignoto.

Ma è arrivato il momento di continuare da sola.

Contando sulle mie forze e fino a quando non mi si presenterà la fatica per continuare, al mio fianco, il lungo viaggio.

Nonostante la sua iniziale ritrosia, alle 6 esatte, siamo usciti da questo insolito campeggio, immerso nelle viti e avvolto da una leggera foschia.

Scesi dalle colline di Barolo abbiamo cominciato a districarci nel traffico, percorrendo un tracciato talmente ondulato da sembrare in più occasioni, di essere sulle montagne russe, con un’unica differenza:  sulle salite ci tocca pedalare.

Oggi è il quarto giorno e a parte il sonno che sembra non bastare mai, sono le gambe che cominciano a farsi sentire, nonostante i quotidiani massaggi, di Francesca. Ho notato che ci vogliono almeno due ore prima di sciogliersi completamente.

Alzando lo sguardo mi accorgo di una mongolfiera che si libra nel cielo. Sorrido e penso che sarebbe il mezzo ideale per superare questa rigidità muscolare ma soprattutto per sorvolare le strade piene di automobilisti infastiditi o noncuranti della nostra presenza.

Il poco che ho visto del Piemonte mi ha lasciata un po’ perplessa sia per lo stato delle strade che nei confronti dei ciclisti. Pensavo meglio a dire il vero.

Ho dovuto ricredermi qualche chilometro dopo, quando presa la direzione per Cuneo, abbiamo cominciato a costeggiare il fiume Tanaro. Immersi in un verde incantato, al fresco dei boschi, e con asfalto immacolato. Finalmente la gioia di pedalare fra borghi poco abitati e strade scarsamente frequentate.

Ci fermiamo per una piccola sosta e per confrontarci con i ragazzi del camper. Verifichiamo il percorso e ci rendiamo conto che a breve cominceremo a salire di quota. Dalla traccia scaricata sul computer infatti dobbiamo affrontare un po’ di dislivello anche se grandi montagne sul percorso in realtà, non ce ne sono.

Ci rimettiamo in strada e come da programma troviamo il primo colle da sormontare. Una salita lunga ma molto pedalabile resa ancora più gradevole dal paesaggio boschivo e dalle temperature fresche. Troviamo qualche ciclista che si unisce a noi ma al bivio con Savona si allontana, noi continueremo verso Imperia.

Arriveremo dopo qualche chilometro, dopo una lunga discesa, presi alla sprovvista da un’acquazzone estivo che, comparso all’improvviso, ci costringe a cercar riparo sul camper.

Le strade, lastricate di pietre, in prossimità del porto d’Imperia, grazie all’acqua e alla salsedine si sono tramutate in piste scivolose dove le auto cominciano a sbandare e  così decidiamo che è arrivato il momento di concludere la tappa.

Raggiungeremo il campeggio a bordo del camper, sotto una pioggia incessante, senza poter fare il primo tuffo in mare.

120 km e 1010 mt dislivello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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