Pensieri di Viaggio

12 luglio 2019 Viareggio-Follonica: un viaggio sulla costa

La 5'tappa di Race Across Limits Around Italy

E’ l’alba quando esco dal camper. La luce dell’appartamento di Michela è già accesa. Usciremo tutti presto stamattina.

Mentre finisco di prepararmi sento la macchinetta del caffè che gorgoglia sui fornelli, e la torta, avanzata ieri sera che sprigiona il suo invitante profumo.

Nonostante la cena abbondante, il bis degli spiedini cucinati da Federico, sono già affamata.

La colazione è una cosa alla quale non so rinunciare e il caffè con la crostata sono il connubio perfetto. Inizio la giornata con il sorriso stampato sulla faccia.

L’aria è molto umida e la bici, rimasta fuori, è completamente bagnata, come le mie scarpe del resto. Asciugo tutto velocemente, recupero i vestiti stesi sullo stendino e sono pronta per partire.

Michela ci accompagnerà all’imbocco della strada principale per poi proseguire il suo allenamento, mentre Federico mi guiderà fino alla traccia, attraverso il Parco Regionale Migliarino-Massaciuccoli.

Il traffico è pressoché inesistente, il percorso è leggermente ondulato e l’aria ancora freschina. Si pedala con enorme piacere e si riesce anche a scambiare qualche battuta, con Federico è difficile non farlo…

Passiamo attraverso piccoli borghi con scavi archeologici testimonianza dell’arte etrusca, ed enormi prati, dorati, pieni di girasoli ancora timidamente chiusi. Fuoriusciti dalla vegetazione più boschiva, in lontananza s’intravede il mare e la sua costa: la strada che dovrò raggiungere per continuare il mio cammino.

Saluto con un grande abbraccio Federico, che mi augura tanta fortuna per i chilometri successivi e che mi consiglia di calibrare bene le mie forze, perche l’Italia è vasta, molto mossa e ho ancora tanti chilometri da percorrere, mi dice.

Ne sono consapevole!

So che arriverà il momento in cui sarò talmente stanca da non aver voglia di alzarmi dal letto, di prendere la bici e di pedalare,  ma spero che quel momento arrivi il più tardi possibile.

Se riuscirò a dosare bene le forze, a recuperare con le ore di sonno, potrò rimandare l’appuntamento con la fatica, il più in là possibile e godermi tutto ciò che l’Italia mi offre.

Lascio quindi l’interno per avventurarmi sulla costa, molto più ondulata ma ricca di scorci la cui bellezza lascia senza fiato. Vorrei fermarmi continuamente per scattare foto ma temo di tirare troppo in là e di trovarmi a pedalare nelle ore più calde.

Vedo in lontananza Pisa, da dove sono passata lo scorso giugno con la Chase The Sun. In quell’occasione ho attraversato il centro, ho visto finalmente la torre pendente e la Piazza dei Miracoli, ed è stato molto suggestivo. Non ci ero mai stata e penso di averla vista nel migliore dei modi: in sella alla mia bici da corsa.

Ho attraversato Livorno che con mia enorme sorpresa è piena di ciclabili e di gente che fa sport e qui sono riuscita anche a prendere qualche goccia d’acqua. E’ infatti comparso un breve temporale estivo, scomparso tanto velocemente quanto il suo arrivo. Ha fatto in tempo solo a rendere più intensi i colori del cielo e del mare senza lasciare traccia.

Mi fermo sul lungomare per attendere l’arrivo del camper, così ne approfitto per bere un caffè veloce e per riempire la borraccia.

A Cecina c’è molto traffico. Gente che si ferma per fare la spesa, vacanzieri con le loro motociclette, qualche turista in bici con i quali si scambia un cenno d’intesa.

Tutta quella concitazione mi obbliga a mantenere elevata l’attenzione, costringendomi a distogliere, con mio enorme disappunto, lo sguardo dal paesaggio circostante.

Superato il paese diventa tutto più tranquillo e posso riprendere il ritmo rilassato del cicloturista.

Arrivata a San Vincenzo, mi fermo per chiedere ragguagli sulla strada e non perdo l’occasione di assaporare una deliziosa granita alla mandorla, in una gelateria siciliana.

Il gusto dolce e fresco mi rigenera immediatamente. La temperatura si è alzata e l’acqua nella borraccia è diventata calda e poco invitante.

Superato il paese ritorno a pedalare su strade meno trafficate ma con un asfalto terribile : completamente rovinato.

Nessun ciclista sulla strada con il quale scambiarsi che so un sorriso, un po’ di conforto.

Sono completamente sola ed è più difficile pedalare.

Devo accontentarmi dei mei pensieri, di qualche strofa canticchiata per tenermi compagnia e per ingannare la testa che mi dice basta, fa troppo caldo è ora di fermarsi. 

Così fra una canzone e l’altra, una telefonata a Francesca per sapere se sono arrivati in campeggio, giungo faticosamente a destinazione: Follonica.

149km 500mt di dislivello e tanto tanto caldo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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