Pillole di coaching

Motivazione intrinseca ed emozioni

Spesso mi viene chiesto: come fai ad allenarti sempre?

Come fai ad avere voglia di uscire a correre quando è ancora buio, di andare in bici quando fa freddo o piove, oppure come fai ad allenarti in piscina da sola, ma non ti annoi, ma non ti stanchi?

Vi svelo un segreto: non sempre ho voglia di farlo!

Non sempre ho voglia di seguire una tabella di allenamento, soprattutto d’inverno, quando il cielo è grigio, i gatti sul divano reclamano la mia presenza, e quella pigrizia che fa parte un po’ della natura umana, con la sua vocina affettuosa mi sussurra all’orecchio: “che fretta hai? Le gare, sono ancora così lontane. Puoi sempre farlo domani se oggi non hai voglia…” ecc ecc

Ed è facile dare ascolto a quella vocina, farsi prendere dalla pigrizia,  e procrastinare a tempi migliori.

Nel momento in cui fissiamo un obiettivo importante la nostra motivazione è molto elevata: l’entusiasmo è alle stelle, seguiamo pedissequamente ogni indicazione, acquistiamo il materiale indispensabile (a parer nostro) per eseguire al meglio il nostro compito, poi, giorno dopo giorno, il nostro entusiasmo comincia a scemare e alla prima difficoltà, reale o presunta, cominciamo ad accampare delle scuse e rimandiamo il nostro impegno.

Come si può quindi mantener fede all’impegno preso?

C’è chi adotta la strategia del preparare l’occorrente per l’allenamento, la sera prima, posizionando l’abbigliamento sul comodino, vicino alla sveglia (se ci si allena alle prime ore del giorno) oppure quella di ripetersi, una volta tirati su da letto, un magico, mantra, per rafforzare la volontà, tipo: “dai che ce la fai”, “oggi sono in forma”, “mi sento carico” ecc ecc.

Io, personalmente, non credo molto a queste strategie perché il primo ostacolo è rappresentato dalla sveglia: se non si ha una buona motivazione è facile spegnerla e girarsi dall’altra parte, il secondo è ricordarsi il mantra, sfido chiunque appena alzato ad aver voglia di pronunciare delle frasi, che sembrano provenire da qualche confezione di prodotti dimagranti.

E allora, quali leve si possono impiegare per aggirare la pigrizia e portare a casa l’allenamento anche quando la motivazione è scarsa?

Io ho il mio metodo: le emozioni.

Attingo, dal mio bagaglio di esperienze sportive, quelle emozioni, quelle sensazioni di appagamento, soddisfazione, benessere psicofisico che ho provato subito dopo un allenamento, o al termine di una gara in cui sono stata bene in cui tutto è filato liscio.

Richiamo alla mente quei momenti, cerco di visualizzare più particolari possibili di quell’immagine, la carico di colori, di sensazioni, di profumi, di suoni. E’ un’esperienza che ho già vissuto per cui ho tutte le tessere per completare il puzzle.

Sono convinta che stai già provando a farlo.

Vedrai che, riuscendo a richiamare quello stato d’animo, sarai in grado di agire sulla tua motivazione, risvegliarla, e attivarti per poter raggiungere l’obiettivo prefissato.

Perché le emozioni positive, il senso di autoefficacia che ne deriva, sono in grado di stimolarci mentalmente e di conseguenza fisicamente, preparandoci ad affrontare al meglio il nostro impegno sportivo.

Un piccolo consiglio? Evitiamo di ricordare situazioni spiacevoli, o momenti no, perchè otterremmo esattamente il risultato contrario a quello voluto.

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