Pillole di coaching

Quando il bisogno di cambiare nasce da noi stessi

Ti alzi una mattina, ti guardi nel solito specchio e invece che lasciare che i pensieri scorrano come l’acqua del rubinetto, ti fermi e ti osservi, o quanto meno cerchi di capire chi è la persona riflessa in quello specchio: fatichi a riconoscerla.

Non sai quando, ne come, ne il perché tu sia diventata così. Sì certo, la vita di tutti i giorni, i problemi, la solita routine, ma soprattutto  la noncuranza che ti ha impedito di dedicare tempo a te stessa, così il tuo viso è spento, la figura si è appesantita, e non ti piaci più. Oppure è quel lavoro che ti sei fatta andare bene per anni, accontentandoti, perché è poco impegnativo, vicino casa, ma che non è ciò che volevi fare da grande, che ti è diventato improvvisamente stretto.

Ma oggi qualcosa è diverso!

Ti sei finalmente resa conto che non ti piaci più, che quel lavoro non ti gratifica in alcun modo e che è arrivato il momento di cambiare.

E non c’entra nulla quel commento un pò maldestro del tuo compagno e neanche quello del tuo collega di lavoro, sei tu che, ritieni che sia arrivato il momento di progettare una nuova te stessa, che sia in grado di far riprendere quota alla tua autostima.

Così sorridi, impugni lo spazzolino come se fosse la bacchetta di Harry Potter e pronunci: ok, da oggi si cambia!

Be, non è proprio così che funziona però, diciamo che il primo e più importante passo verso il cambiamento è stato fatto: dentro di noi è scattata quella scintilla che ci spingerà ad agire per ottenere ciò che ci siamo prefissati di raggiungere.

Infatti, per attuare un cambiamento dobbiamo stabilire una strategia, precisa, che richiede un’attenta pianificazione, e che intervenga nel caso in cui, alla prima difficoltà, ci verrà voglia di gettare la spugna o che ci aiuti a continuare anche quando la motivazione cesserà di essere così forte, perché fidati, capiterà.

Prendiamo quindi un diario dove annoteremo tutto che, sarà il nostro compagno di viaggio e ci permetterà di mettere nero su bianco le nostre decisioni, diventando una sorta di contratto con noi stessi. Ci permetterà, inoltre, di poter verificare che i risultati ottenuti siano in linea con le nostre azioni, fornendoci un feedback immediato.

Scriviamo qual’è il cambiamento che vogliamo attuare e quando vogliamo che sia raggiunto.

Quindi rispondiamo alle seguenti domande:

  1. Quale bisogno è dietro la motivazione? Quale bisogno voglio soddisfare?
  2. Quali meccanismi, schemi, abitudini non mi hanno permesso di raggiungerlo fino adesso? Oppure quali sono i sabotatori che potrebbero ostacolare il raggiungimento del mio obiettivo?
  3. Quali sono i comportamenti utili a raggiungere questo cambiamento?

Un primo consiglio è quello di formulare le risposte in positivo, cioè non scriviamo frasi del tipo: non voglio più sentirmi insoddisfatta, oppure non voglio più essere in sovrappeso, ecc ecc, cerchiamo di concentrarci su ciò che vogliamo diventare e non su quello che non vogliamo più essere.

Una volta che abbiamo dato queste risposte e abbiamo definito il nostro obiettivo in positivo, siamo pronti per cominciare a lavorare sulla motivazione che dovrà diventare il più potente possibile. Deve diventare il carburante di ogni azione. Per renderla tale, il mio consiglio, è quello di affidarsi alle emozioni che hanno una tendenza attivatrice e inducono ad agire.

Riprendiamo quindi il nostro quaderno  e rispondiamo alle successive domande:

  1. Cosa significa per me ottenere questo risultato?
  2. Immagino di averlo già raggiunto. Come mi vedo?
  3. Come mi comporti?
  4. Dove mi vedo?

Scriviamo tutto e cerchiamo di visualizzare un’immagine, bella, luminosa, ricca di particolari visivi, suoni, odori.  Come se stessimo assistendo, in anticipo, al filmato del nostro successo.

A questo punto ci sentiremo sicuramente più carichi, fortemente motivati a raggiungere quell’obiettivo perché lo abbiamo già visto.

Stampiamo nella nostra mente questa immagine, come se fosse una polaroid, e teniamola sempre a portata di mano, ci aiuterà nei momenti difficili, quelli in cui la nostra motivazione vacillerà.

Il passo successivo è quello di capire quali mezzi abbiamo a disposizione per portare avanti questo nuovo modo di essere o di fare. Quali sono i punti di forza, i tratti caratteriali che possono venire in aiuto? Sono i nostri superpoteri quelli che ci aiuteranno a raggiungere l’obiettivo: determinazione, coraggio, audacia, volontà, creatività, ironia, ecc

Occupiamoci quindi dei nostri schemi mentali acquisiti che potrebbero impedirci di riuscire nell’intento, le cattive abitudini per intendersi, i sabotatori interni.

Infine scriviamo quali nuove azioni intendiamo compiere per attivare questo cambiamento, perché stesse azioni=stessi risultati ed infine cominciamo ad agire subito.

Perchè come disse Johann Wolfgang von Goethe:

“Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di fare, incominciala. L’audacia ha in sè genio, potere e magia. Incomincia adesso.”

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