Pensieri di Viaggio

23 ‘tappa di Race Across Limits Around Italy: da Peschiera del Garda a Besana in Brianza.

Ho lasciato Davide a malincuore, ieri pomeriggio. Abbiamo pranzato tutti assieme festeggiando la conclusione di questa avventura. E’ vero manca ancora oggi, ma essere accolta dagli amici, è stata una gran festa.

Oggi rientrerò a casa sotto la minaccia di un temporale che, annunciato da diversi giorni, dovrebbe fare la sua comparsa nella mattinata. Svegliata naturalmente senza alcun richiamo, sono scesa dal letto e sono andata a controllare i danni del forte acquazzone che ieri ha preso di mira la zona del Garda. Qui i temporali sono sempre devastanti.

Per chi conosce il lago è un attimo capire cosa sta arrivando. Inizia con un leggero increspamento dell’acqua, un’onda corta e nervosa, il colore dell’acqua assume la tonalità del verde e in lontananza la linea dell’orizzonte è completamente bianca. Quando ci sono queste condizioni si deve correre al coperto perchè sta arrivando e con una forza spaventosa.

Ieri è stato così e uscire dal camper per andare in bagno, un disastro. Il prato era completamente allagato e si sprofondava nel fango.

Noi abbiamo cenato all’interno terminando tutto ciò che è avanzato da queste tre settimane fuori casa. Abbiamo riso, tutti e quattro, e raccontato gli aneddoti di questa esperienza. Mi porto a casa un altro grande ricordo, tante emozioni, sorrisi, paesaggi e persone.

Ma ho voglia di rientrare. Mi manca Davide, la mia quotidianità, i miei gatti e la mia casa. Tre settimane e poi come un magnete, la mia vita mi riattira. Ho sempre pensato che non sarebbe mai accaduto, e invece eccomi qua a soffrire di nostalgia, nonostante stia facendo ciò che amo.

Così il leitmotiv di oggi sarà proprio questo.

Alle 6.30 riesco ad uscire, sollevando la bici per evitare che s’infanghi completamente , e comincio a pedalare su un tratto che conosco.

Il cielo è coperto e l’aria è molto pesante. Si fatica a respirare oppure è l’idea che il viaggio è terminato e tutto mi sembra più faticoso. Le gambe non girano e ho una voglia smodata di caffè, di un tazzone di caffè lungo, ma preferisco non fermarmi subito, così procedo verso Desenzano per poi seguire le indicazioni per Brescia.

Sono in mezzo ai vigneti, alle colline dell’olio e ai borghi che dall’alto sovrastano il lago. E’ tutto un saliscendi.

Il cielo rimane grigio fino a Brescia per poi aprirsi ad un’altra meravigliosa e calda giornata estiva. Qui si riesce a pedalare nonostante l’inaspettato traffico. E’ domenica e c’è tantissima gente sulle strade. Probabilmente il tempo incerto ha convinto la gente a non andare verso i laghi. Di solito c’è una processione di auto incolonnate. In realtà tanta gente è in giro a piedi e in bici perchè qui ci sono le ciclabili che te lo permettono.

Passata Brescia mi raggiunge il camper e così decidiamo per una sosta ad un bar. Il caffè non mi da la sferzata di energia che avrei voluto. Chiamo Davide, prima di risalire in sella, e mi dice che anche lui è ripartito verso casa. E’ in autostrada ma se ho bisogno esce per fare la strada con me. Gli rispondo che sto bene e che ho ancora riserva di energia per rientrare.

Riprendo a pedalare e in un attimo sono sul lago d’Iseo. Preso d’assalto per il gran caldo e straripante di persone, turisti e al posteggio del bar dove avevamo discusso a maggio, c’è il camper ad aspettarmi. Li saluto, ma non ho voglia di fermarmi.

E’ come quando sai che le vacanze sono terminate e quindi prima arrivi a casa meglio è.

Poi oggi avrò un altro comitato di accoglienza ad aspettarmi. Infatti il mio paese mi sta aspettando per salutarmi.

Così proseguo verso Bergamo e mi trovo in un luogo mai attraversato. Una salita ripida stretta, che mi fa temere per il camper, ma che poi si allarga per mostrare uno scenario pazzesco. Un bosco rigoglioso e fresco che mi ripara dai raggi ormai invadenti.

Peccato che questa esplosione di natura cessi poi nei dintorni di Seriate. Qui centri commerciali enormi si susseguono su strade diritte e anonime che mi portano fino a Bergamo, nella zona periferica. Mi sarebbe piaciuto salire verso Bergamo Alta ma ero preoccupata per le automobili che cominciavano a diventare veramente troppe.

Mancavano 30km, non di più e a Brivio già cominciavo a sentirmi a casa. Qui dissi al camper di procedere pure. Mi avrebbero potuta aspettare a casa, dove arrivai dopo poco meno di un’ora.

Avevo fatto fatica ma non potevo mollare alla fine.

Trovai ad attendermi i miei genitori emozionati, Davide, i ragazzi del camper, il Sindaco e alcuni vicini di Zoccorino.

Ero a casa, la mia bici, il mio fisico ma soprattutto la testa mi hanno portata a compiere un’altra grande sfida ma non sarebbe stata possibile se non avessi avuto al mio seguito: Francesca, Federica, Pinuccio e Gianni. Senza di loro tutto ciò non sarebbe stato possibile ma neanche così entusiasmante.

Quando si dice il gruppo fa la forza, non si sbaglia. Gli alleati sono fondamentali. Sono quelli che ti spingono quando non ce la fai, che ti spronano e ti sostengono, e io quest’anno ho avuto la grande fortuna di avere tutti loro al mio seguito.

Mentre Davide da lontano m’incitava e mi permetteva di realizzare un grande sogno: il giro d’Italia a favore di Come Collaboration Onlus per sostenere l’attività di ricerca e di trattamenti nei confronti dei neonati e i bimbi disabili. Pensando che ogni mio chilometro potrà diventare un’occasione in più per loro.

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