Pensieri di Viaggio

11 luglio 2019: Rapallo-Viareggio: dalla Liguria alla Toscana attraverso il Monte Bracco

La 5'tappa di Race Across Limits Around Italy

Anche oggi si prospetta una giornata spettacolare e non solo per quanto riguarda il meteo favorevole.

Pedalerò in compagnia, attraverserò il Passo Bracco, ma soprattutto arriverò a Viareggio dove mi accoglieranno Michela e Federico mentre lungo la strada sarò raggiunta da Silvestro e Federica. Insomma, una giornata in compagnia.

Come da accordi, io e Luca, ci siamo trovati in centro a Rapallo e dopo aver recuperato Denis, un suo amico, abbiamo cominciato a pedalare lungo il mare, ancora avvolto dai colori dell’alba.

Il percorso fino a Sestri Levante era abbastanza pianeggiante, con poco traffico, e per questo motivo fu facile mantenere una media piuttosto elevata.

Attraversando i paesi, dalle botteghe dei fornai, si sprigionava un invitante profumo di cipolle, di focaccia con le cipolle.

Non era neanche trascorsa un’ora, dalla partenza, e il mio appetito era già più sveglio di me. Ma per non passare per una” ciclista della domenica” che pedala per mangiare e viceversa (sembra che i ciclisti osservino diete ferree) ho contenuto il desiderio di focaccia e ho continuato a pedalare come se nulla fosse, nonostante lo stomaco cominciasse a brontolare.

In realtà Luca mi stava già decantando una crostata che avremmo assaggiato dopo aver sormontato il Bracco, salita che avrei dovuto temere e che sarebbe stata meglio affrontare senza le cipolle sullo stomaco.

Io e Denis viaggiavamo affiancati mentre Luca ci precedeva facendoci strada. Cominciammo a salire in maniera molto gradevole, addentrandoci in boschi lussureggianti, verdi e profumati, in netto contrasto con la strada nera, lucida, dell’asfalto appena rifatto.

I tornanti si susseguivano e le pendenze continuavano a variare, ma senza arrivare mai a strappi veri e propri. Così continuando a chiaccherare, grazie anche al fatto che eravamo gli unici in giro, su quelle strade, a quell’ora, giungemmo finalmente in cima.

Dopo la foto di rito, come promesso, ci recammo al Bed&Breakfast degli amici di Luca, per recuperare le energie con una strepitosa crostata con marmellata.

Salutato Denis che sarebbe rientrato, io e Luca abbiamo continuato sulla traccia di Strava, per incontrare Silvestro e Federica.

Le condizioni finora così piacevoli sono state brutalmente sostituite da strade trafficate, asfalti devastati, insomma tutto quello che ci si aspetta nella terra di mezzo fra due regioni.

Abbiamo incrociato pochi ciclisti, probabilmente perchè il percorso non era dei più belli, così fu facile individuare Silvestro che avrebbe preso il posto di Luca e con il quale avrei continuato a pedalare.

Dopo pochi chilometri fu la volta di Federica. Ferma ad una rotonda ci stava aspettando per accompagnarci fino a Viareggio.

Ci lasciammo alle spalle le terre di mezzo per approdare sul mare della costa Toscana. Tappa a Marina di Massa per un caffè e per incontrarci con il camper.

Erano anni che non vedevo Silvestro. Lui fa parte del gruppo Neofiti con i quali ho cominciato a praticare triathlon e con i quali si è costruito un legame così forte da durare negli anni, nonostante le distanze, le vicissitudini. Il 70.3 di Pescara del 2015: un’esperienza che ci ha regalato tanto, in forme diverse per ognuno, e che nel mio caso ha rappresentato il primo tassello verso il cambiamento.

Colma di gratitudine per questa opportunità, mi sono resa conto di essere oramai a destinazione quando ho sentito Michela pronunciare il mio nome.

Lei e Federico, con indosso la maglia di Race Across Limits, dall’altro lato della strada ci stavano venendo incontro.

Ero contentissima di vederli e non solo perché ci avrebbero ospitato loro, stanotte, ma perché entrambi sono stati fra i primi a supportare il mio progetto ciclistico e ad accompagnarmi quando ho programmato di pedalare da Nizza a Marsiglia durante le feste di Natale di qualche anno fa.

Salutato Silvestro che avrebbe dovuto riprendere a lavorare, io, Federica e Michela, in bici ci siamo dirette verso Camaiore mentre Federico, con l’auto, avrebbe accompagnato il camper.

Ospiti nella villa di Michela e sua mamma. In un’ oasi naturale, al fresco delle colline e con una piscina tutta per noi.

Il caldo della costa era davvero torrido e l’acqua della piscina molto invitante, così senza neanche cambiarmi, al mio arrivo, mi tuffai…

Intanto Federico si era già occupato del pranzo e per me era arrivato il momento di chiudere anche la 5’tappa di Race Across Limits con 135 km e 1200mt di dislivello.

Dopo il pranzo ci fu anche la cena, eh…

 

Che dire…oggi sicuramente ho recuperato le energie spese fino a questo momento ma cosa più importante, ho avuto l’opportunità di caricarmi emotivamente per affrontare il resto del viaggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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