Pensieri di Viaggio
Race Across Limits Sardinia: da Budoni a Santa Teresa di Gallura 130Km, 1280mt dislivello
Una notte praticamente insonne. Durante la notte una sorta di sfera di metallo sembrava avesse palleggiato per tutto il terrazzo e poi il vento che muoveva tutto ciò che era fuori.
Così prima dell’alba, mi sono vestita e sono uscita. Sono andata nella bianca e soffice spiaggia di Budoni che, accarezzata da una luce dorata, in alcuni punti sembrava scintillare. Ma neanche il tempo di mettere i piedi nell’acqua che la pioggia ha cominciato a scendere. Inizialmente leggera è diventata più insistente, costringendomi a recarmi in camera.
Qui, dopo aver recuperato una barretta dallo zaino, mi misi sul terrazzo in attesa che la pioggia terminasse e che arrivasse l’ora della colazione. Davide nel frattempo dormiva e non volevo disturbarlo. Seguirci per tutti quei km, in auto, era comunque stancante per lui, e solo di notte riusciva a recuperare le energie necessarie per il resto della giornata.
Io ho ormai capito che, durante questi viaggi, ho difficoltà a riposare. Vuoi la tensione per l’organizzazione di tutto, la stanchezza e anche l’adrenalina che è presente fino alla fine, il mio recupero avviene soltanto durante i massaggi. In quel momento, le sapienti mani di Francesca, sono in grado di sciogliere qualsiasi tipo di tensione, muscolare e non solo.
Nel frattempo le altre porte cominciano ad aprirsi. E’ ufficialmente iniziata la giornata e in sala colazione li ritrovo tutti, con le loro facce assonnate e lo sguardo un pò assorto.
Il viaggio è viaggio per tutti. E’ il momento in cui si affrontano le proprie paure, il timore di non farcela, l’incertezza per i giorni a venire. Penso nulla sia più simile a ciò che è la vita, soprattutto quando il viaggio viene fatto dovendo rimanere sempre in equilibrio sulla bici.
Ci sono i giorni in cui non vai, in cui la fatica è talmente elevata che non c’è bellezza che tenga per fartela dimenticare e allora ricorre ai tuoi compagni. Alla loro presenza, alla condivisione ma anche alla forza che un gruppo, affiatato, è in grado di generare.
E poi c’è quella tappa in cui tutto sembra scorrere veloce e senza impedimenti: il bello della bici e della vita!
Così al mattino il clima è sempre un pò cupo ma so già che col trascorrere delle ore sui loro visi e sul mio si stamperà un bellissimo sorriso.
Partiti per la tappa odierna, dopo pochi km, ci fermiamo per la prima foratura del viaggio. Rosy non riesce ad evitare un ramo con spine e si fora la camera d’aria. Fermi sul ciglio della strada richiamiamo il furgone mentre Alex le da una mano a sistemare la ruota.
Decidiamo di non fermarci più prima di Olbia per cercare di recuperare un pò di tempo. Ma immancabilmente, non appena si entra nelle grandi città, cominciano i problemi di orientamento e sbagliamo strada. Gli animi cominciano ad agitarsi.
Siamo già alla seconda complicazione odierna e siamo appena partiti. Non è facile uscire dal caos di una città portuale e per far ciò scavalchiamo una chiusura per lavori scatenando le ire del capocantiere. Ma noi imperterriti, non gli diamo retta e cerchiamo di recuperare la traccia perduta.
Questo è forse il tratto più brutto, quello in cui dobbiamo preoccuparci più del traffico veicolare che dei paesaggi da ammirare. Solo quando ci ritroviamo nuovamente sulla costa, all’altezza di Porto Rotondo possiamo nuovamente farci incantare dal mare che ci circonda, anche se la giornata grigia stempera la brillantezza dei colori.
E’ da quando siamo partiti che minaccia acqua. Dopo la breve scrosciata di stamattina, il cielo è rimasto cupo e l’umidità è così pesante da rendere difficoltoso respirare.
Stiamo pedalando in una delle zone più rinomate della Sardegna, un tratto di costa talmente bello da lasciare senza parole. Qui il traffico è più consistente, nonostante la giornata grigia e così decidiamo di fare tappa a Cannigione, vicino ad Arzachena il luogo dove si disputeranno i Mondiali di Triathlon fra qualche giorno.
Ci fermiamo per la merenda, sul lungomare. Laura scende dal furgone con un vassoio di formaggelle, dolce tipico, della zona che scopro mi fa impazzire. E non potrebbe essere diversamente visto che adoro i dolci con la ricotta. Laura è formidabile. Si è integrata subito con il gruppo, inizialmente un pò in difficoltà nel seguirci, cosa non semplice per chi non l’ha mai fatto, ma con Francesca al suo fianco, si preoccupano di non perderci di vista e di viziarci con qualche dolce locale.
Peccato che Mari e Romina non pedalino mai con noi. Le loro tappe divise in due, danno la possibilità di rimanere a letto più a lungo, e di fare tutto con più calma e tranquillità. E riusciamo ad approfondire la loro conoscenza solo la sera a cena.
Il cielo diventa scuro ed è sempre più certo l’arrivo della pioggia, così decidiamo di rimetterci in sella e ripartire. Ci mancano ancora 50km e il timore di doverli fare tutti, sotto l’acqua, un pò c’impensierisce. Cerchiamo, per quanto possibile, di mantenere compatto il gruppo ma la presenza del vento richiede molta accortezza per rimanere a ruota e c’è chi preferisce non rischiare, così ci sparpagliamo lungo la strada.
E come da previsione anche la pioggia comincia a scendere, con forza. Talmente a dirotto da impedirci di fermarci per aspettare gli altri. Giusto il tempo di sfilare gli occhiali e infilarli sotto la maglia per poi riprendere la strada.
Io e Benedetta cerchiamo di rimanere agganciate, con un Carlo, che a fatica ci sta a ruota. Nel frattempo Alex ci raggiunge per comunicarci che Elisabetta e Rosy non ce la fanno più e saliranno sul furgone che è già stato avvertito.
Noi decidiamo di proseguire con Davide, che cerca di farci strada, e controlla il nostro stato. Dopo un’ora abbondante di pioggia torrenziale e la vista del primo cartello per Santa Teresa di Gallura la pioggia cessa improvvisamente di scendere lasciando spazio al vento che diventa il protagonista dell’ultimo tratto. Siamo in prossimità del termine della costa orientale, il lato est è concluso.
Con un pallido sole, esausti e fradici, arriviamo finalmente a destinazione.
L’albergo si trova lontano dal centro e ci offre la possibilità di cenare in loco. Per oggi le nostre fatiche terminano qui.